Prototipo Fanfiction

I deliri di un utente appassionato

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  1. Ishumaeru
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    Aelita Fan
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    Allora, questo è una sorta di capitolo 7.5: infatti è più corto, ma va ad aggiungere il secondo pilastro di tutta la trama: un donna misteriosa.... chissa chi è...

    Comunque, Buon anno e buona lettura!


    +++++++++++++++++++++++++++++++++

    SABATO 31 OTTOBRE, 6.15

    Iniziava la giornata di Halloween, dove il macabro e l’orrorifico (e anche il diabete) abbondavano ovunque. Da due giorni veniva addobbata la scuola di zucche e festoni a tema, dato che si sarebbe tenuta la consueta festa in maschera, nella palestra della scuola.

    Originalità portami via.

    In quel momento, nella camera di Richard, non fù la sveglia a suonare, ma il PC: da mezzo assonnato, sentendo quel suono illuminante, scese subito dal letto e controllo lo schermo:

    RICERCA EFFETTUATA:
    1 FILE CORRISPONDENTE TROVATO
    SERVER: NCP, New York, IP ADDRESS: 161.185.160.93 [PORT 80]


    Si…SI!SI! L’HO TROVATO! CE L’HO FATTA CAZZO! C’E. L’HO.FATTA!

    In quel momento er a come se un mix di cocaina e adrenalina stessero circolando all’impazzata nel sangue: quelle nottate insonni di lavoro (costate anche il quasi-sacrificare gli amici, come ben sapete…) avevano ripagato! Aveva quel file! Quello che avrebbe dato una svolta a tutto! Ora la possibilità di re-imprigionare XANA nel supercomputer era decisamente più vicina!

    Doveva dare la notizia del giorno: si vestì con estrema fretta, per poi piombare via dalla sua stanza, diretto verso la caffetteria, dove intanto il resto della banda era appena arrivato e aveva preso posto: in quel momento buona parte degli studenti era presa di sorpresa nel vedere Richard piombare ad alta velocità nella caffetteria, prendere il vassoio con la colazione e sedersi al suo solito tavolo.

    Edward: “Hei, Richard, va tutto bene? Non sarà per caso un attacco di XANA?”

    Syl:”Lascialo respirare, Edward.”

    Richard: “Ragazzi… sono riuscito a trovare il file che ci permetterà di bloccare XANA all’interno del supercomputer! E’ da hackerare il server, ma non dovrebbe essere un problema enorme.”

    Maya: “Cosa!? Dici sul serio?”

    Richard: “Esatto, principessa delle torri! E vedi di avvisare tuo padre!”

    Maya: “Ricevuto, grande capo!”

    Syl: “E’ fantastico, Richard!”

    Edward: “Già. Quindi, ora che pui dormire sonni più tranquilli: pensi di unirti alla festa in maschera di Halloween?”

    Richard: “..Non lo so, non ci avevo pensa-” disse mentre vide Syl e il suo sguardo sereno: si vedeva lontano un miglio che era felice che Richard ora potesse stare più tranquillo; in fondo, il suo voler mettere la “salvezza” del mondo sopra le sue spalle gli stava costando caro, quel 4 Ottobre.

    …cosa mi ero ripromesso? Di non fare più la cazzata di lasciarla sola, non di nuovo, non lei. Ancora non so come potrei definire i miei rapporti con Syl, ma non voglio di certo fare come l’altra volta. E in fondo, penso che un giorno senza XANA e lo stress che procura potrebbe farmi bene; rischio di impazzire..

    Richard: “… beh, perché no? In fondo XANA ci ha attaccato un bel po’ di volte in questi due mesi, e non credo che abbia l’ironia di sguinzagliare i suoi incubi nel giorno dedicato all’orrore. Quindi si, ci sono stasera!”

    Edward:”Ottimo! Ritrovo alle 18.00?”

    Richard: “D’accordo.”

    Il quartetto quindi si divise, ognuno per andare alle lezioni del sabato mattina.
    ---

    SVIZZERA

    Non era stato facile fuggire per 875 km, braccata da un mix di agenti del DGSE e della Green Phoenix, ma, miracolo, ce l’aveva fatta.

    Ora si trovava in un alloggio decisamente più comodo dell’ultima volta: un discretissimo hotel a 3-4 stelle, in cui nessuno sarebbe potuto andarla a scovare senza dargli abbastanza tempo di fuggire. In quel preciso momento la donna era uscita dalla doccia e aveva quasi finito di tingersi i capelli con un color castano; senza usare alcun trucco o travestimento sarebbe stata riconosciuta da almeno un km di distanza, soprattutto con il suo colore di capelli decisamente inusuale. Anche perché il suo corpo, soprattutto il volto, erano rimasti identici a come erano 30 anni fa.

    Nel frattempo, sul letto, il portatile era acceso, intento a eseguire un operazione; sembrava sul punto di andare in standby, quando ad un certo punto emise un suono e la schermata iniziò a restituire le informazioni trovate:

    SERVER: NCP, New York, IP ADDRESS: 161.185.160.93 [PORT 80]

    Donna:“A quanto pare si torna al lavoro.”

    Finito di applicare la tintura e rivestitasi, la donna uscí dal bagno e andò verso il suo portatile: aveva trovato proprio il server che cercava; al suo interno, quasi sicuramente, c’erano le informazioni di cui aveva bisogno.

    “Perfetto. Prima di penetrare nel sistema, monitorerò il server per un po’.”
    --

    KADICK, CORRIDOIO DORMITORIO MASCHILE, 18.10

    Edward: “Andiamo, Richard, ti vuoi muovere, sei già in ritardo.”

    Da dieci minuti, ad aspettare fuori dalla porta, vi era Edward che, come da regola della serata, qui al Kadick, era vestito a tema: in particolare era riuscito a rimediare dal gruppo di scherma storica del collegio una vecchia e spezzata replica di spada lunga, ritoccata con falsa ruggine per l’occasione; il vestiario consisteva invece in una finta cotta di maglia (quelle a basso prezzo, insomma), squarciata ; il volto invece era parzialemente coperto da una fasia che circondava la fronte, colorata con del sangue finto, alla vista abbastanza “cartoonesco”.

    Diciamocelo, c’erano costumi peggiori.

    Ed ecco che ad aprire la porta fu Richard..o meglio, quello che sembrava Richard, dato che il suo costume era estremamente convincente: i vestiti erano normali, ovvero dei Jeans, maglietta blu sopra cui indossava una giacchetta Varsity Letterman (modello scuola americana, per intenderci) e Nike Airmax a caviglia alta ai piedi. Tutto però aveva un aspetto grottesco, grazie al logorio dei vestiti, le bende da boxe indossate sulle mani, e il sangue finto che era decisamente più realistico; il volto era qualcosa di ancor più macabro: spettinato, sporco e con finti tagli (inclusa una garza medica suilla guancia), e tanto, tanto sangue finto. Infine, a corredare il tutto, vi erano una mazza da baseball impugnata nella mano destra, e una maschera di gomma a forma di gallina.

    Edward: “….Così spaventerai tutti…”

    Richard: “Esatto, l’idea è quella no? Forza, andiamo.”

    Non ci volle molto per raggiungere le ragazze, dato che queste erano proprio appostate dietro le ante della porta del dormitorio maschile. Appena il Gallo Assassino e il Cavaliere uscirono, si beccarono un grande jumpscare dalle due ragazze del quartetto; o meglio, Edward era stato preso di sorpresa, mentre Richard si era limitato a girarsi (in realtà lo spavento se lo era tenuto dentro..).

    Girandosi, entrambi potevano vedere Maya e Syl vestite a tema; circa: Maya portava un vestito rosa scuro, a gonna corta, coperto al torso da un corpetto in pelle. Stivaletti, finti canini a punta spuntavano dalla bocca, e dei cornini spuntavano dalla testa, attaccati ad un cerchietto per capelli. Un diavoletto in rosa, insomma…

    Richard: Internet, preparati a ricevere ondate di lavori da artisti la cui mente va dal geniale all’inguaribile perverso..

    Dall’altra parte vi era invece Syl, che era relativamente più sobria: dalla maglietta era passata a uan maglia a maniche lunghe, quest’ultime “a rete”; la gonna invece, corta come al solito, era un po più elegante, con un grosso (anche se finto) fiore color lilla cucitovi sopra. Infine attorno al collo aveva una fascetta nera di pizzo. Per il resto indossava gli stessi stivali, calze, guanti senza dita e berretto; la solita Syl.

    Richard: ….shite, that’s a foocken bonnie lassie…. *Un pensiero/complimento in puro dialetto scozzese.

    Syl:” .. cos’è, Richard, sei diventato una statua sanguinante?” disse con tono simpatico, tendente al suo solito stuzzicare.

    Richard: “wha-…no nulla.”

    Regola per il futuro: mai fissare una ragazza davanti ai suoi occhi.

    Maya:”Be’, allora andiamo, no?”

    Il quartetto di segreti salvatori del mondo si diresse quindi verso la palestra, dove si teneva il cuore della festa; uscendo nel cortile si poteva ammirare la gente e i loro costumi, alcuni fatti bene, altri decisamente mediocri. Oppure i classici del cazzo.

    E guarda un po’, chi c’era ad una decina di metri di distanza se non la nostra NON-cara e NON-desiderata Jacqueline August e le sue lacchè/troiette in tirocinio. Erano vestite come delle non Goth che cercavano di essere Goth. In parole povere erano vestite da battone in nero. E pure di merda, a pensiero del gruppo.

    Jacqueline & Co. lanciarono un occhiata a Syl in lontananza, pronte a tirare fuori una sfilza di termini dal leggermente denigratorio all’estremamente offensivo; peccato che furono subito zittite e spaventate da Richard, che, sfruttando il suo costume, fece loro un sorriso semi-psicopatico, tanto falso quanto eloquente nel significato.

    Finalmente attraversato il campo sportivo erano davanti alla palestra, da cui si poteva sentire Velcro Fly degli ZZ Top, volume a palla. Finalmente musica decente..

    Richard: “I Tamburi degli Dei. Siamo percaso giunti a Lud?”

    Edward e Maya, in coro: “…Eh?”

    Syl:”Mhhh… “Terre desolate” di King, giusto? ”

    Richard: “Aye, lassie.
    Esattamente.”


    Peccato che, come al solito, il telefono riceve la notifica che rovina l’intera giornata…

    Richard: “Cristo santo, ma è mai poss-aspetta…non è XA..qualcuno sta hackerando il cazzo di server!”

    Maya:”Cosa succede?”

    Edward: “Un attacco di XANA?”

    Richard:”Magari: sono riuscito a mettere un bot che controllasse lo stato del server, e adesso qualcuno lo sta hackerando. E non è XANA..
    Cosa state qua impalati, andiamo!”


    Diretti ora alla fabbrica, per il gruppo non ci sarebbe stata nessuna serata di Halloween..
    ---

    SVIZZERA

    “Molto bene, hackerare questo server è più facile di quello che pensavo. Ora non mi rimane che penetrare dentro e prendere quel file…”

    Tutti quegli anni di prigionia, causati dal Progetto Cartagine, stavano per essere ripagati..
    Non si era accorta però che stava appena arrivando il terzo incomodo…
    ---

    KADICK, PALESTRA

    Ormai anche i PC stavano aiutando in parte del lavoro dei DJ, specialemente nelle feste. E mentre Jeremy era li per aiutare con l’apparecchiatura elettronica, Odd si era preso un giorno libero per aiutare nella scelta della musica. Gli mancava il Kadick; e come non ricordare l’attacco dell’orsacchiotto gigante al ballo annuale della scuola?

    E anche per Einstein squillò il telefono, con una chiamata da Maya.

    Jeremy:”Pronto Maya, va tutto bene? Non ti ho visto qui in giro.”

    Maya:”Papà, devi correre subito alla fabbrica: ti ricordi della scoperta di Richard, quella di cui ti ho parlato stamattina?”

    Jeremy:”Si, certamente; non sarà per caso un attacco di XANA?”

    Maya: “Inaspettatamente no, in realtà qualcun altro sta cercando di penetrare nel server. Ed è probabile che voglia lo stesso file.”

    Jeremy: “D’accordo, vengo subito da voi. Odd, alla Fabbrica: non si tratta di XANA, ma è altrettanto importante.”

    Odd: “Ricevuto Einstein.”

    Neanche gli adulti si sarebbero goduti appieno la serata.
    ---

    FABBRICA, LABORATORIO

    Richard: “Quel bastardo sta ancora crackando una porta per entrare nel server! Adesso provo a intercettarlo..”

    Edward: “Non rischi di essere scoperto?”

    Maya: “Dubito, finchè non cerca di violare il server della NCP, non dovrebbe essere rintracciato da nessuno che possa arrestarci per reato informatico. O almeno, non subito.”

    In quel momento la priorità di Richard era di bloccare quell’hacker: il primo era scoprire più informazioni su di lui; il solo indirizzo IP non bastava.

    Stava per iniziare un duello a colpi di tastiera e linee di comando.
    ---

    SVIZZERA

    In una scala percentuale, il cracking della porta del server della NPC era al 93%. Durante l’operazione venne però segnalato un tentativo di brute force da parte di un IP sconosciuto.

    “E questo chi è!? Vediamo di sbarazzarcene..”

    Inizio il primo scambio di comandi per impedire al terzo hacker di penetrare nel suo portatile. La situazione stava andando sempre più in stallo, a ogni sua mossa di attacco, lei lo bloccava, e il ciclo si stava ripetendo all’infinito: non si trovava davanti ad un dilettante.
    Nel frattempo il cracking della porta era arrivato al 100%; la donna riuscì con un ultimo comando a staccarsi dall’avversario, per poi entrare subito nel server della NCP.
    ---

    FABBRICA, LABORATORIO

    Jeremy: “Come procede la situazione?”. Lui e Odd erano arrivati da 5 minuti, ad assistere al duello di hacking tra Richard e l’hacker ignoto.

    Richard: “CAZZO, NO! E’ entrato nel server e mi ha tagliato fuori! Non posso perdere tempo a crackare una porta, ci vorrebbe troppo tempo. Devo pensare…”

    Maya: “Un momento Richard: ti ricordo che questo è un computer quantistico; dimmi, come fa XANA a connettersi al nostro mondo?”

    Richard: “Con le torri, grazie al cazzo; e io che ci dovr-”. In quel momento ebbe un lampo di lucidità in quella merda di situazione.“Per caso è possibile per me controllare delle Torri ?”

    Jeremy: ”Certo che si! Ho usato questo trucco più volte contro XANA.”

    Richard: “Ottimo! Se non posso crackare normalmente una porta, allora l’accesso al server ce lo scaviamo da soli.. ”

    In quel momento digitò febbrilmente i comandi necessari per attivare una torre su Lyoko, usando come base i comandi usati da XANA (che rimanevano in un file .log di sistema.)….anche se non si sarebbe limitato a quello…
    ---

    UFFICI DELLA NCP, NEW YORK

    In quel momento c’erano tutti quanti: tecnici, segretari e perfino il direttore dell’azienda.

    “Signore, qualcuno è entrato nel nostro server con un attacco sulla porta 99!”

    “State calmi. Anche se fosse riuscito ad entrare, dovrebbe decriptare le informazioni che cerca, e con le nostre misure di sicurezza gli ci vorrebbe molto tempo, a meno che non abbia un computer militare, cosa che sicuramente non possiede. Per ora limitatevi a monitorarlo!”

    C’era silenzio in quell’ufficio: tutti gli occhi dei tecnici informatici erano fissi sui monitor, pronti a tracciare l’intruso al momento più adatto. Non potevano certo farsi fregare così da un solo hacker, non la NCP.

    “…”

    “..Signore, credo che il server abbia un bug! 42… no 487… santo cielo!”

    “Che succede!?”

    “Tutte le nostre porte stanno venendo attaccate da… sono segnalati più di 4582 IP che cambiano continuamente, attaccando tutte le porte allo stesso momento, da tutto il mondo!”

    “CHE COOSA!?”
    ---

    SVIZZERA

    “Ma cosa!? 5000 IP diversi stano attaccando il server! No aspetta….e cambiano continuamente!”

    Che fosse la stessa persona di prima?

    DOWNLOAD FILE: “85%”.

    Con un rapido colpo di tastiera avviò un comando automatico: aveva imparato come riuscire a continuare il download da un server dopo essere usciti via da quest’ultimo, in tutta sicurezza. Doveva scaricare e proteggere il file ad ogni costo!
    ---

    FABBRICA, LABORATORIO

    Richard: “QUATTRO TORRI ATTIVE E MIGLIAIA DI ATTACCHI, MEGACOGLIONI!”

    Jeremy: “Grandioso, Richard! Stai sfasciando un intero server!”

    Richard: “E non è tutto! L’attacco decripta automaticamente tutti i file presenti nei database! In questo modo ho tolto tutti gli strati di sicurezza! Siamo dentro!

    Cosa!? E’ riuscito a prendersi il file e a portarselo via, mentre lo stava ancora scaricando!?”


    Jeremy: “Dici sul serio!? Come facciamo, allora!?”

    Maya: “Richard, riesci a rintracciare l’hacker nell’internet?”

    Richard: “Si, in questo dovrei riuscirci tranquillamente; fammi prima però lasciare un dolcetto di Halloween alla NPC…”
    ---

    UFFICI DELLA NCP, NEW YORK

    “Non stiamo riuscendo a fermare tutti gli attachi, sono troppi! E hanno già decriptato e preso un file dal nostro database protetto!”

    “E’ un cazzo di scherzo questo!?”. Il direttore non era mai stato così furioso ed agitato in tutta la sua carriera.

    In quel momento parti una scarica elettrica da tutti i computer centrali: l’odore di circuiti e di plastica bruciata permeavano l’aria dell’ufficio, il tutto seguito da un blackout totale. Il server, e la rete elettrica dell’azienda, erano andati..

    “…Qualcuno è riuscito a vedere in che parte del mondo si erano concentrati gli attacchi!?”. Stava facendo del suo meglio per non spaccare qualsiasi cosa davanti a lui (alla cieca ovviamente…)

    “Se non sbaglio, Signore, ho notato un picco di connessioni nell’Europa Occidentale, in particolare da Francia e paesi adiacenti..”

    “Molto bene….dobbiamo cercare quei bastardi! Chiedero ai miei “contatti” di eseguire l’operazione…”

    La NCP aveva contatti nel DGSE e nella Green Phoenix; tutto era collegato da tanti, minuscoli fili e vettori che componevano una grande e complessa immagine…
    ---

    SVIZZERA

    DOWNLOAD: “97%…98…99%”

    “Anche se solo per un pelo, ce l’ho fatta! Ora il file è nelle mie mani!”. Per quanto potesse essere stato bravo il suo avversario, lei aveva lavorato al Progetto Cartagine; era su un altro livello.

    O forse no?

    “..98%...94%..”

    “Ma che…NO!”

    Quell’hacker non solo era riuscito a ritrovarla, ma gli stava letteralmente rubando il file!

    Nello stesso momento migliaia di schermate e di glitch apparivano su schermo: il suo computer stava andando allo scatafascio; febbrilmente digitava ogni comando, ogni singolo modo per riuscire a mantenere il file e a fuggire da questa morsa virtuale…

    “87%....72%....45%..”

    “No, no, NO!”. Non riusciva a bloccare quell’ondata di attacchi, tutti diretti al suo PC; erano come uno tsunami informatico…

    “0%”

    E il computer si spense all’improvviso.

    “nghh…..DANNAZIONE!”
    ---

    FABBRICA, LABORATORIO

    La porta dell’ascensore blindato si apri nel suo solito rumoroso sferragliare metallico; da cinque erano tornati in nove, dato che arrivarono Aelita, Ulrich e Yumi; Jeremy aveva pensato bene di chiamarli e di farli venire alla fabbrica: una specie di riunione generale.

    Aelita: “Jeremy, Maya, ragazzi! State tutti bene?”

    Maya:”Siamo tutti interi!”

    Ulrich:”Ci hai detto di venire al più presto, cosa sta succedendo?”

    Jeremy:”La parola a te, Richard.”. C’era dell’orgoglio nella sua voce.

    Richard:”Oh, non è successo nulla: ho solo trovato e recuperato il file che ci permetterà di re-intrappolare XANA nel supercomputer!”

    Yumi:”Sul serio!?”

    Aelita: “State dicendo che abbiamo una possibilità di cancellare XANA e Lyoko definitivamente?”

    Jeremy: “Si ma c’è un però..”

    Richard: “Il file è decodificato in una versione diversa e più complessa di Hoppix, il linguaggio con cui è stata scritta Lyoko, XANA e il Sistema Operativo del supercomputer. Quindi ci vorrà un bel po’ di tempo prima di poterlo utilizzare al 100%.”

    Odd:”Tempi stimati?”

    Maya:”Sicuramente più di due mesi, con le conoscenze e le risorse che abbiamo.”
    Jeremy:”Già, è una vera seccatura!”


    Ulrich:”Oh be, guardate il lato positivo: almeno siamo molto più vicini a porre fine questa storia.”

    Aelita:”Esatto, ce la metteremo tutta!”

    Syl:”Richard, hai recuperato informazioni su quell’hacker?”

    Yumi:”Quale hacker?”

    Richard: “Quello con cui ho fatto a gara per prendere il file nel server della NCP. *digita vari comandi e controlla vari log di sistema.
    …Ecco qua, ho dei dati! Innanzitutto la sua posizione, seppur non precisa, sembra essere in Svizzera, più precisamente vicina al confine con la Francia. Inoltre ci sono stati dei collegamenti in rete dalla Repubblica Ceca.

    Dal punto di vista anagrafico però i dati sono incompleti e contradditori: l’età attuale è dichiarata sui 38 anni circa, ma la data di nascita è nel 1958. I calcoli non tornano. ”


    Maya:”Potrebbero essersi semplicemente corrotti i dati no?”

    Richard:”Chi lo sa…comunque, non riesco a capire chi altro possa volere quel file: XANA non era, altrimenti ci avrebbe attaccato direttamente e le torri si sarebbero attivate sotto il suo controllo; potrebbe essere il governo, ma non penso che debba arrivare a entrare illegalmente in un server americano, per poi rubare un file che non tratta di materiale militare o simili. Quindi escludiamo per il momento anche la Green Phoenix, dato che era in combutta con il governo nel Progetto Cartagine.”

    Edward: “Un momento: hai detto che l’hacker si era collegato anche dalla Repubblica Ceca, giusto? Ecco, all’inizio del mese, ai telegiornali, veniva data la notizia di un individuo pericoloso che è scappato dalla Repubblica Ceca! Potrebbe essere lui, no?”

    Richard:”Mh…possibile….aspetta, sono comparse altre informazioni!
    Questa persona, dal 1994, è affiliata ad un certo….no, non è possibile!”


    Jeremy:”Cosa, Richard!?”

    Richard: “..Affiliata al “Progetto: Nuova Cartagine”. Ciò potrebbe significare una cosa: sapeva che il file era in una versione particolare di Hoppix; forse il nostro hacker ha fatto parte del Progetto Cartagine, ovvero Lyoko.”

    Come si suol dire in gergo teatrale, quel silenzio era una vera e propria “pausa russa”.

    Non per la mente di Aelita, che era immersa nel chaos, grazie ad un solo numero:1994.

    Quell’anno era scomparso qualcuno. E non una persona qualsiasi…

    Jeremy:”Aelita, stai bene? Sei diventata pallida..”

    Aelita:”…Si, non preoccuparti Jeremy: sono solo un bel po’ di informazioni da processare, tutto qua.”

    Yumi:”Quindi, quali sono i piani futuri?”

    Richard:”Decodificare il file e trovare più informazioni su questo hacker. Mi ha dato filo da torcere, lo ammetto.”

    Edwin:”Comunque, ora che qui abbiamo finito, che ne dite di tornare su? E’ ancora Halloween, e oggi il coprifuoco è spostato al mezzanotte!”

    Syl:”Esatto. Almeno così possiamo riposarci un po’ tutti, soprattutto te, Richard.”

    Richard:”Mh.. D’accordo, tutti in superficie!”

    Lasciarono il supercomputer in standby, andando a festeggiare ciò che rimaneva della notte degli orrori.
    ---

    NEI MEANDRI DELLA RETE

    Attaccare come al solito non funzionava abbastanza.

    Quindi XANA stava pensando ad un piano più subdolo: è facile distruggere la psiche degli umani, rievocando gli anfratti più oscuri nella loro mente, che l’IA poteva benissimo trasformare in simulazioni.

    Il tutto si sarebbe svolto a Dicembre.

    Il 19.

    Edited by Ishumaeru - 6/1/2020, 09:17
     
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